lunedì 7 settembre 2009

Mirpini, nin mi mittiri in pintili

Nonostante l'interessato dica che non valga più la pena di parlarne, a me sembra invece buona cosa informare i cari lettori di come l'evoluzione naturale del cazzeggiamento linguistico (arte che ritengo sublime), unita alla meta-semantica intrinseca del vedo/non vedo, abbia portato il suo soprannome ad essere prima maschile, poi tassativamente femminile, infine (con un certo scatto di dignità) nuovamente maschile.

Vediamo assieme questa l'evoluzione.

1 - Fase maschile: "il morpe", "il morpezio", "il morpellame", "il morpenzio", "il morpano".

2 - Fase femminile: "la morpe", "la morpezia", "la morpellanza", "la morpenzia", "la morpana".
Questa fase è stata particolarmente soggetta ad ampliamenti epiteturali dovuti alla necessità di fissare assieme al concetto di femminilità anche altri concetti più caratteriali o corpontamentali; in questo modo sono scaturite espressioni come "la morpe volante", "la morpe sagace", "tu sarai il mio The Pabe", "la morpe silenziosa ma letale".

2bis - Fase inglese neutra (questa fase non viene considerata dai puristi): "flying morpe", "real morpezio", "non ci sto più dentro", "brakeless morpe".

3 - Fase ibrida: il genere è maschile ma la componente femminile rimane direttamente incorporata nel soprannome. Es: "tu sarai il mio la morpe..."



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