domenica 28 settembre 2008

Le nuove frontiere della tecnologia

Finalmente un sabato sera ricco di idee, oltre che di alcool...

Ecco il risultato di alcune menti malate di mia conoscenza (tra cui la mia), immediatamente e finemente realizzato da "you&me":




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E' assurdo, pensavo, che io mi lasci svegliare ogni mattina dalla voce di una persona che la sera neanche si degna di darmi la buonanotte...

giovedì 25 settembre 2008

Scusa se sono morto in modo tanto cruento che non puoi venire a farmivisita

Anche io a volte sogno che qualcuno sia morto, ma non per questo lo vado a dire.
Magari mi sento a disagio per i cavoli miei.
Invece no, è già la seconda volta che qualcuno dice di avermi sognato morire, come se fosse una cosa normale...
Vabbè, in realtà si vocifera che la cosa ti allunghi la vita.
Secondo me dipende tutto da chi fa il sogno, e in entrambi i casi non avrei potuto chiedere di meglio.
Intanto son qua a gustarmi il morpezio e il maurino che attendono trepidanti l'orale per l'esame di stato.
Io (ah beh io) adesso non disdegnerei un buon Martini.

domenica 21 settembre 2008

Indietro :: Avanti

indietro
ho visto piangere Occhetto

avanti

chiudo gli armadietti direttamente con la faccia


Hello world

$ gcc -o helloworld helloworld.c
Done
$ ./helloworld
Segmentation fault

[manerg impreca prendendo a pugni la scrivania]



mercoledì 17 settembre 2008

Piove sul bagnato

Ieri dovevamo pranzare insieme.
Lei non è venuta, come se fosse una cosa normale. Dice che aveva troppo sonno, tanto sonno da non riuscire nemmeno a scusarsi.
Così dopo l'università vado da solo al centro commerciale, per lei, mica per altro.
Mi sono ripreso solo adesso.
Camminavo tranquillamente su e giù, con gli occhiali da sole, e notavo che la gente che mi incrociava sorrideva, ma non di quel sorridere del tipo "guarda che simpatico!" o "che cose stravaganti sta facendo quello!", ma piuttosto un sorridere infingardo, per lo più accompagnato da sguardi mezzi perplessi e mezzi schifati.
Mi sono sentito a disagio.
Lo so, starete pensando che è stata solo una mia impressione, che ho frainteso, che è solo una mia paranoia...
Non è così. Prima di tutto perché non mi frega molto della gente che vedo in giro e che non conosco, tanto meno in un centro commerciale, e sicuramente non me ne frega tanto da farmi paranoie su quello che pensano di me, secondo perchè la tipa che sogghignava e diceva al suo uomo "beccati queeeestooooo..." indicandoni con lo sguardo era difficilmente fraintendibile.
Così mi sono specchiato in una vetrina: jeans, maglietta nera, felpa, tracolla col portatile. Mi sembravo a posto. "Saranno gli occhiali da sole", mi sono detto.
Tolgo gli occhiali e faccio un altro giro.
Stesse reazioni.

Si vede che faccio proprio cagare...

mercoledì 10 settembre 2008

Buona visione

Una mia cara amica una sera ha affermato che i suoi telefilm preferiti da sempre sono senza dubbio "Sex & the city" e "Una mamma per amica", come fosse la cosa più normale del mondo, e mentre lo diceva le ragazze che ascoltavano hanno annuito lungamente e silenziosamente, a denotare la profonda intesa che sentivano con ciò che era stato appena detto.

Mi sono sentito a disagio.

Ora, senza entrare nel merito dello schifo oggettivo che questi telefilm portano con loro, mi chiedevo come queste ragazze possano trovare interesse e addirittura godimento nel guardarli, considerando pure che (essendo nate come me negli mitici '80) hanno potuto assaporare nel corso degli anni tutto il meglio e il peggio che la tv potesse vomitare. I casi a mio parere si riducono a 4:

1° caso: sono cretine
Non lo credo, e dico davvero. Le ragazze che conosco sono intelligenti, alcune veramente tanto. L'ultima cosa che rimproverei alle mie amiche è di essere cretine.

2°caso: sono sorde
Plausibile. Forse semplicemente non ascoltano. In questo caso passano tutto il tempo a cercare di capire perchè un attore tanto carino come quello possa essere vestito con una camicia di flanella pesante a quadrettoni da taglialegna del Nebraska.

3°caso: non possiedono il minimo senso dell'umorismo
Non lo credo. Vedasi 1° caso. Le mie amiche sono per lo più simpatiche, ridono, fanno battute. Alcune in particolare hanno dei morosi con delle facce da cazzo, e con faccia da cazzo non intendo la faccia da cazzo che aveva Damiano la settimana prima di laurearsi, intendo proprio una vera faccia da cazzo, di quelle che appena il tipo ha girato l'angolo tutti noi ci guardiamo e ci diciamo "minchia, che faccia da cazzo", insomma con delle facce da cazzo dicevo, ma talmente da cazzo che per forza di cose devi avere uno spiccato senso dell'umorismo.

4°caso: non hanno capito
Eccolo!!! forse ci siamo... non hanno capito, non hanno capito proprio che le stanno tirando per il culo, ma che lo stanno facendo veramente tanto.
E, si sa, a volte uno non se ne rende conto, accecato com'è da quelle giostre di emozioni e di colpi di scena:


-Io e tuo padre ci siamo sposati... sei contenta?
-Mamma!!! ma come avete potuto farmi questo?!

-Ciaoo!! ma che c'è? se sei venuta a cercarmi fino dentro questo fastfood significa che devi dirmi qualcosa di importante...
-Proprio così... non porto le mutandine!


Ci stanno tirando per il culo, ecco tutto.
Voglio dire, pensate a McGyver, è un genio biondo che sa scappare da qualunque posto e sgominare ogni tipo di piano diabolico con una forcina e un po' di nastro Avana... e non ci ha mai preso per il culo!
Pensate all'A-team, un gruppo di sbandati e ricercati ex-militari che aiutano i più deboli e insaccano i malviventi con uno stile alquanto bizzarro... e non ci hanno mai preso per il culo!
Devo andare avanti? no, credo che abbiate afferrato il concetto, anche se sottile...
Vi lascio nelle mani ampie della nostalgia,

buona visione



martedì 9 settembre 2008

Si ritorna a casa

Lo so, ho sbagliato a farlo, magari me ne pentirò, me l'hanno detto tutti.
Però era quello che andava fatto, almeno da parte mia.
E se mi ci metto a pensare seriamente capisco che in fondo in fondo mi sono dato da fare più per la voglia di avere che per il richio di dare qualcosa, e questo non è quello che vorrei.
Si ritorna a casa...


sabato 6 settembre 2008

Mentre raccolgo le foglie in giardino

Dovrebbero fare, pensavo, che se riesci a schiacciare una zanzara mentre ti sta pungendo, quella puntura non valga...


mercoledì 3 settembre 2008

Fuori orario

Credo di possedere un innato feticismo nei confronti delle cose più impensabili.

Arrivo a casa piuttosto tardi ma trovo mio padre ancora sveglio davanti alla televisione. Faccio l'ultimo gradino delle scale che mi portano in salotto e incrocio per un millesimo di secondo un fotogramma del film che stanno trasmettendo (una barca bianca in mezzo all'oceano vista da qualche decina di metri con un uomo visibilmente aggrappato sulla punta).

Basta questo per farmi sobbalzare!! mi metto in una posizione d'incredulità (gambe divaricate tipo sumo e braccia aperte con i palmi rivolti in alto) ed esclamo a voce alta:

-MA E' LO SQUALO 4!!!!

Mio padre, che ancora non mi aveva nemmeno visto, resta senza parole mentre io lo incalzo di nuovo:

-Cioè... e non mi dici niente!

A quel punto mi fiondo sul divano per gustarmi il finale poi continuo, come se qualcuno me l'avesse chiesto:

 -Questo è il quattro!! strabello!!! Il più bello degli squali, direi...
[breve pausa]
...dopo il primo!!!

A conti fatti credo che mio padre pensi di avere un figlio non troppo normale...


Il secondo post è sempre il più difficile nella carriera di unblogger...

Davvero dico.
Mi credevo di avere un sacco di cose da raccontare e invece è tre giorni che non trovo niente di interessante da scrivere. Eppure mi interesso di molte cose, conosco un sacco di gente, faccio decine di cazzate al giorno eppure per un motivo o per l'altro non riesco a scrivere.

Il motivo principale lo sto elaborando in questi giorni in realtà: sarà che io non sono proprio capace di concentrarmi sulla mia vita e sulle cose che ci succedono dentro. O forse queste cose le elaboro troppo tardi.

Comunque voglio provarci; di seguito le cose che avrei dovuto scrivere oggi:
1. non mi sento più cretino di prima, con un dente in meno... solo un po' più tenero
2. è inutile dirigersi verso le macchinette senza avere nemmeno una moneta nel portafogli
3. dialogo in università sui massimi sistemi:

IO: bionda, cosa sei qua a fare?
LEI (con fare sospetto): ...in macchina!

4. sarei anche disposto a sopportare la parlata spagnola, se solo me lo chiedesse la persona giusta...