lunedì 28 settembre 2009

Le cose che pesano

Oggi mi sono messo a pesare le cose che stanno in camera mia. Non tutte, quelle che avevo voglia.
La cosa è stata fatta di nascosto, all'insaputa dei miei genitori che altrimenti si sarebbero offesi.
Per essere completa come pesatura ho utilizzato due bilance, una normale quadrata da persona e una più piccola usata in cucina per fare le dosi; trattandosi di due strumenti diversi, che hanno quindi una taratura e un'incertezza diverse, e considerando inoltre l'inaccuratezza con la quale sono state prese le misure (da me) si può facilmente dimostrare l'inutilità scientifica di questo esperimento, oltre alla sua palese inutilità in senso generale.
Per cui non si capisce bene.
Riporto per completezza i risultati ottenuti.

Portatile: 2Kg e qualcosa
Bicchiere di plastica con dentro pallina da tennis (faccia triste): 20g
Rubik 360°: 105g (pensavo di meno)
Gizmo (peluche): 280g, tutto nelle orecchie (penso io)
Settimana Enigmistica + matita: 110g (solo matita: 0Kg, solo settimana: 0Kg)
Libri sul mio comodino: 7Kg e mezzo
Casse del pc: una 590g e l'altra 380g (ci sono restato male nel sapere che pesano diverse)
Chitarra acustica Yamaha LLX400 + supporto: 2kg abbondanti
Letto: non ci sono riuscito, ho provato i cuscini ma non si riusciva a vedere il risultato.

Tutto il resto lo faremo con calma un po' alla volta, tanto non è che cambia, siamo sempre andati avanti così...


domenica 20 settembre 2009

La dura legge degli amari

E' un venerdì sera, molto tardi. Io e altri tre delinquenti ci sediamo al tavolino di un pub ancora aperto.

CAMERIERA: Cosa prendete ragazzi?
AMICO1: Una birra piccola.
AMICO2: Anch'io una piccola.
AMICO3: Per me niente, grazie.
IO: Mi porti un Branca Menta
CAMERIERA (mi guarda con faccia allibita): Scusa, non ho capito...
IO: Un Branca Menta, senza ghiaccio!

Lei scrive e se ne va. Torna dopo poco con la roba da bere. Appoggia sul tavolo le birre, poi prende il bicchiere col mio amaro e me lo sistema davanti.

CAMERIERA (con aria compiaciuta verso di me): Guarda che al bancone si stavano sbagliando, quindi non preoccuparti se sullo scontrino c'è scritto "Montenegro", nel bicchiere c'è il Braulio che chiedevi.
IO: Portamene un'altro, grazie...



sabato 19 settembre 2009

A grande richiesta esco dal garage

Ieri sera mi hanno detto: "Mane più buontempo uguale tanta roba".
Lo prenderò come un complimento...



lunedì 7 settembre 2009

Mirpini, nin mi mittiri in pintili

Nonostante l'interessato dica che non valga più la pena di parlarne, a me sembra invece buona cosa informare i cari lettori di come l'evoluzione naturale del cazzeggiamento linguistico (arte che ritengo sublime), unita alla meta-semantica intrinseca del vedo/non vedo, abbia portato il suo soprannome ad essere prima maschile, poi tassativamente femminile, infine (con un certo scatto di dignità) nuovamente maschile.

Vediamo assieme questa l'evoluzione.

1 - Fase maschile: "il morpe", "il morpezio", "il morpellame", "il morpenzio", "il morpano".

2 - Fase femminile: "la morpe", "la morpezia", "la morpellanza", "la morpenzia", "la morpana".
Questa fase è stata particolarmente soggetta ad ampliamenti epiteturali dovuti alla necessità di fissare assieme al concetto di femminilità anche altri concetti più caratteriali o corpontamentali; in questo modo sono scaturite espressioni come "la morpe volante", "la morpe sagace", "tu sarai il mio The Pabe", "la morpe silenziosa ma letale".

2bis - Fase inglese neutra (questa fase non viene considerata dai puristi): "flying morpe", "real morpezio", "non ci sto più dentro", "brakeless morpe".

3 - Fase ibrida: il genere è maschile ma la componente femminile rimane direttamente incorporata nel soprannome. Es: "tu sarai il mio la morpe..."