mercoledì 17 settembre 2008

Piove sul bagnato

Ieri dovevamo pranzare insieme.
Lei non è venuta, come se fosse una cosa normale. Dice che aveva troppo sonno, tanto sonno da non riuscire nemmeno a scusarsi.
Così dopo l'università vado da solo al centro commerciale, per lei, mica per altro.
Mi sono ripreso solo adesso.
Camminavo tranquillamente su e giù, con gli occhiali da sole, e notavo che la gente che mi incrociava sorrideva, ma non di quel sorridere del tipo "guarda che simpatico!" o "che cose stravaganti sta facendo quello!", ma piuttosto un sorridere infingardo, per lo più accompagnato da sguardi mezzi perplessi e mezzi schifati.
Mi sono sentito a disagio.
Lo so, starete pensando che è stata solo una mia impressione, che ho frainteso, che è solo una mia paranoia...
Non è così. Prima di tutto perché non mi frega molto della gente che vedo in giro e che non conosco, tanto meno in un centro commerciale, e sicuramente non me ne frega tanto da farmi paranoie su quello che pensano di me, secondo perchè la tipa che sogghignava e diceva al suo uomo "beccati queeeestooooo..." indicandoni con lo sguardo era difficilmente fraintendibile.
Così mi sono specchiato in una vetrina: jeans, maglietta nera, felpa, tracolla col portatile. Mi sembravo a posto. "Saranno gli occhiali da sole", mi sono detto.
Tolgo gli occhiali e faccio un altro giro.
Stesse reazioni.

Si vede che faccio proprio cagare...

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